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    LA GRANDE GUERRA
    Uomini in trincea
    Lezione spettacolo per le scuole secondarie di II°
    in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale (1914-1918)
    un progetto di Giacomo Rossetto
    produzione Teatro Bresci

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    Negli anni degli anniversari si cerca sempre, non senza qualche forzatura, di recuperare, di "resuscitare" a volte, storie e e testimonianze del nostro passato.
    “Uomini in trincea” non è la storia dei sussidiari, né quella dei monumenti, delle targhe: è la storia di una guerra.
    La Prima Guerra Mondiale.
    Una storia di soldati, di uomini che hanno dato la vita, o ai quali la vita è stata tolta in nome di uno Stato che forse non lo meritava, è la storia di ufficiali che credevano in quello che facevano e fino all'ultimo hanno combattuto pensando alla pace da raggiungere, ma è anche e soprattutto la storia di una strage, i cui responsabili sono stati generali e comandanti italiani incapaci che hanno mandato al massacro migliaia di giovani senza pensare che a loro stessi. E' la storia minore, che solitamente si perde, che ci racconta del logorio di trincea, della dipendenza dall'alcool, della morte per fuoco amico, della voglia di diserzione ma è anche una storia di amicizie, di affetti e di tutto quanto la guerra, in ogni tempo e luogo cancella e schiaccia senza alcun diritto trasformando la vita in orrore.
    “Uomini in trincea” racconta la storia di un anno.
    E la racconta attraverso brani dell’opera più importante sulla Prima Guerra Mondiale, “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu.
    Un anno dunque, solo un anno e su un solo fronte, quello dell'Altopiano di Asiago.
    L'altopiano è lo sfondo, come una cartina si è svuotato della popolazione che è scappata in pianura e aspetta da spettatore di poter tornare dove è vissuto. Intanto lì il territorio è tormentato dall'artiglieria e dagli scavi delle trincee, delle postazioni, la natura si manifesta col passare delle stagioni con la legge universale del tempo che non si ferma, neanche di fronte alla guerra.
    E su questa cartina immaginaria si muove l'attore, entro i contorni costretti della vita di guerra. Pochi oggetti come compagni: borracce, baionette, un pacco di lettere; e il racconto emerge a brandelli, non è lineare, è rotto, frammentato, schegge drammatiche, divertenti.
    All'attore l'arduo compito di essere un uomo, niente più di un uomo, perché in questo sta la profondità di Emilio Lussu, nel fare a pezzi i giudizi e non dimenticare mai che sotto le divise, che sotto i nomi, le nazionalità, in fondo non ci sono che uomini.


    Cv Giacomo Rossetto

    Nato nel 1983, nel 2006 si diploma come attore presso la Scuola del Teatro Stabile del Veneto.
    Ha studiato con Alberto Terrani, Rossella Falk, Umberto Orsini, Ugo Pagliai, Oscar Molina, Eleonora Fuser, Bernard Hiller (Actor’s Studio), Massimiliano Civica, Duccio Camerini.
    Per lo Stabile del Veneto ha lavorato ne “I venexiani”, in “Una delle ultime sere di carnovale” e in “Buco”.
    In teatro ha lavorato con Alberto Terrani, Daniele Salvo, Alessandro Maggi, Luca de Fusco, Pier Luigi Pizzi, Emanuele Vezzoli, Giorgio Sangati, Alice Bragato, Eleonora Fuser, Carlo Simoni.
    In tv ha lavorato in “Aldo Moro” con Michele Placido.
    Al cinema ha lavorato con Daniele Cascella, Vincenzo Monaco, Alessandro Occari, Giorgio Gorgi, Michele Angrisani, Marco Businaro, Cristian Tomassini, Gianluca Tavarelli.
    Nel 2007 è protagonista di “Ultime lettere da Stalingrado” in concorso al VeniceOff all’interno della Mostra del Cinema di Venezia.
    Nel 2009 è nominato come miglior attore al 48hour Film Project di Roma.
    Sempre nel 2009 fonda, assieme ad Anna Tringali e Giorgio Sangati, la compagnia Teatro Bresci.
    Nel 2011 vince il 2° Premio OFF del Teatro Stabile del Veneto con lo spettacolo “Malabrenta”.

    Teatro
    2013 "Sior Tita Paron" regia di L. Maragoni (Teatro Stabile del Veneto)
    2012 “Il berretto a sonagli” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2012 “Buco” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2012 “Liberi! Racconti di Resistenza” regia A. Tringali (Teatro Bresci)
    2011 “La signorina Julie” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2011 “Malabrenta” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2010 “Piccoli Crimini Coniugali” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2010 “Lunga notte di Medea” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2010 “Il catalogo” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2010 “MORO. Da via Fani a via Caetani” (Teatro Bresci)
    2010 “La bisbetica domata” regia E. Fuser (Castrum Serravalle)
    2010 “Questo è stato. Voci sulla Shoah” regia A. Tringali (Teatro Bresci)
    2010 “Le donne gelose” regia C. Simoni (Castrum Serravalle)
    2009 “Le regole del saper vivere nella società moderna” regia A. Bragato (Teatro Bresci)
    2009 “Ione” regia G. Sangati (Teatro Bresci)
    2009 “Loro” regia G. Sangati (St. Kilda Theatre)
    2009 “Gl’innamorati” regia E. Vezzoli (Cubatea)
    2008 “Lisistrata” regia G. Sangati (Noninerenti)
    2007 “Una delle ultime sere di carnovale” regia P. L. Pizzi (Stabile del Veneto)
    2006 “I venexiani” regia L. de Fusco, A. Maggi, D. Salvo (Stabile del Veneto)
    2005 “Il mito di Don Chisciotte” regia A. Terrani (Solisti Veneti)

    Cinema e tv
    2010 “Crisi” regia M. Businaro (CTMBindipendent)
    2010 “L’istruttore di ballo” regia V. Monaco (Black House)
    2010 “Zooppa.com inspiration” (spot) regia V. Di Paola (Shado)
    2009 “La famiglia” regia V. Monaco (Black House)
    2009 “Il più bel giorno” regia V. Monaco (Black House)
    2008 “A forza di essere nebbia” regia M. Angrisani (Nebbia_Film)
    2007 “Aldo Moro - Il Presidene” regia G. M. Tavarelli (Taodue e Mediaset)
    2007 “La canarina assassinata” regia D. Cascella (Movie Factory)
    2007 “The trap” regia G. Gorgi (gr produzioni)
    2006 “Ultime lettere da Stalingrado” regia A. Occari (Magnolia BLV)
    2006 “Les Neuf Lumières” regia A. Occari (Magnolia BLV)

    Doppiaggio
    2009 “Io sono l’amore” regia L. Guadagnino (Mikado Film e Rai Cinema)

     


    Iniziativa realizzata con il contributo della Regione del Veneto, ai sensi della legge regionale 1/2008, art. 102

     

     
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