DANTE ALIGHIERI
LEZIONI SPETTACOLO 2019
Rete degli istituti secondari di primo e secondo grado.
La rete si occupa della diffusione della cultura all'interno della scuola attraverso il teatro.
Di seguito le presentazioni delle Lezioni Spettacolo proposte con il progetto Regione Veneto
Zelda - Compagnia teatrale professionale
INFERNO
a cosa serve Dante?
"Sfuggire a Dante è impossibile, come sfuggire alla propria coscienza" Ismail Kadare
racconto teatrale di e con Filippo Tognazzo
A cosa serve Dante? Perché studiarlo ancora? Da questa riflessione parte Inferno un viaggio affascinante nell’animo umano, fra vizi e qualità morali, gelosie, lotte politiche, amori e gesti pietosi per riscoprire Dante in tutta la sua forza e la sua attualità, attraverso le parole dei suoi personaggi più celebri come Paolo e Francesca, Filippo Argenti, Ugolino della Gherardesca e molti altri. Perché, quasi ottocento anni dopo, il mondo è completamente cambiato, ma la capacità di Dante di parlare alla nostra coscienza resta immutata.
Uno spettacolo diverso a ogni replica, costruito attraverso la relazione con il pubblico e le sue suggestioni.
La Piccionaia - Centro di produzione teatrale
TANTO GENTILE
Lezione spettacolo alla ricerca di Dante (e Beatrice) attraverso le parole
racconto teatrale di e con Paola Rossi
Siamo negli anni Ottanta del 1200, Durante, detto Dante, passeggia per le vie della sua città, Firenze. Ha diciotto anni e vuole fare il poeta. Incontra una sua coetanea, Beatrice, detta Bice.
Anche lei è a passeggio, in compagnia di due amiche. Dante la saluta, e Beatrice risponde al saluto.
Un episodio apparentemente banale, ma che sarà l’inizio di una grande avventura sentimentale e artistica. Perché quella notte Dante farà uno strano sogno, che ha come protagonista Beatrice, e al mattino sentirà il bisogno di raccontarlo ai suoi amici e, siccome è un poeta, lo racconterà con una poesia.
E gli amici, anche loro poeti, risponderanno, ciascuno a modo proprio, in forma di poesia.
Il responso è unanime: pare proprio che Dante sia innamorato di Beatrice e dovrà mettere a punto una serie di strategie per comunicare il suo amore alla bella; strategie che daranno però luogo a fraintendimenti e incomprensioni. Senza contare che entrambi i protagonisti, malgrado la giovane età, - così si usava all’epoca - sono già sposati: Dante con Emma e Beatrice con Simone.
La morte di Beatrice mette fine al gioco poetico e alle speranze di Dante, che decide però di dedicare a Beatrice tutta la sua produzione, anzi, fa in modo di incontrarla e di legarsi eternamente a lei nella sua opera più famosa, la Divina Commedia.
La storia del rapporto tra Dante e Beatrice e in realtà tutta la vita di Dante, è ammantata di mistero. Poco o niente si sa di lui e della sua biografia; non siamo nemmeno sicuri che Beatrice sia esistita davvero.
La narrazione va alla ricerca di Dante, soprattutto del giovane Dante - un diciottenne pieno di progetti, speranze e aspettative personali e politiche, innamorato di Beatrice -, a partire dal racconto della “Vita Nova”, del “Trattatello in laude di Dante” scritto da uno dei suoi primi ammiratori, Giovanni Boccaccio, e dai testi di tanti studiosi e biografi danteschi.
L’intento è quello di far sentire il “sommo poeta” un po’ più simile e un po’ più vicino ai ragazzi di oggi, con i quali può condividere desideri, inquietudini e passioni; anche se nel caso di Dante questi si traducono poi in altissima poesia.
Sullo sfondo, la Firenze dell’epoca, con le sue complesse lotte politiche e i suoi riti sociali, le tante ragazze incontrate nelle case, nelle strade, tra i banchi delle chiese, e una compagnia di amici, i “fedeli d’amore”.
Eccoli allora, Cino da Pistoia, Lapo Gianni, Giudo Cavalcanti e Dante Alighieri, giovani poeti impegnati, ciascuno a modo proprio nell’invenzione di una poesia e di una lingua nuova, incalzati dall’esigenza – quasi l’urgenza - di dare voce a un sentimento nuovo, inventato allora da poco e attuale ancora oggi. E per il quale ancora oggi facciamo fatica a trovare le parole: l’amore.
Il racconto sarà accompagnato da brevi letture tratte dalla “Vita Nova”, dal “Trattatello” di Boccaccio, da alcuni canti del “Purgatorio” e del “Paradiso”, e da un repertorio di immagini.
Le lezioni sono programmabili per tutto il 2019.
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